Francesco Dal Pozzo nasce a
Bologna nel 1891 e si diploma in scultura e disegno all'Accademia
di Belle Arti della città.
Inizia la sua attività artistica come disegnatore pubblicitario
e illustratore di libri.
Nel 1919, dopo aver combattuto in Africa, inizia a collaborare
come illustratore con i periodici "Ardita" e
"Satana Beffa" e l'anno successivo con il
"Giornalino della Domenica".
Nel 1921 apre a Milano, in collaborazione con Gina Furlanetto
Lazzaro, un laboratorio di ricami e tappezzerie che presenta alla
Primaverile Fiorentina del 1922, alle Biennali di Monza del 1923,
del 1925, del 1927 e del 1930 ed è anche presente, con
alcuni capi di abbigliamento in lana ricamata, all'Expo di Parigi
del 1925.
Nella seconda metà degli anni Venti si trasferisce in Liguria e
lavora, in qualità di modellatore e decoratore, in Albisola
presso la manifattura di maioliche artistiche "La Casa dell'Arte"
di proprietà dei fratelli Angelo e Giulio Barile e
di Giuseppe Agnino.
Alcune sue ceramiche realizzate per "la Casa dell'Arte"
vengono esposte alla Biennale di Arti Decorative di Monza del
1927.
Dal 1927 al 1929 è invitato ad insegnare disegno all'Accademia
di Belle Arti di Bangkok dove apprende l'arte della xilografia.
Nel 1931 è chiamato a ricoprire l'incarico di direttore
artistico della rivista "Lidel".
Nel 1967 si ritira a vita privata e si trasferisce a Camogli.
Francesco Dal Pozzo, considerato uno tra i più importanti
esponenti italiani dello "Stile 1925", muore a Solbiate
Olona, in provincia di Varese, nel 1983.
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