Il pittore e decoratore
pesarese Giovanni Caffè, detto Nino, nasce da Alfedana, in
provincia di L'Aquila nel 1908 e nel 1920 si trasferisce con la
famiglia ad Ancona, dove frequenta i corsi di pittura di Ludovico
Spagnolini e dove per alcuni anni realizza copie di quadri
antichi per un antiquario locale.
Nel 1930 si sposta a Pesaro, dove frequenta l'ambiente artistico
della città e stringe amicizia con Alessandro
Gallucci e Bruno
Baratti avvicinandosi, grazie a
loro, alla ceramica.
Ta gli anni Trenta e l'inizio della seconda guerra mondiale,
presta la sua opera come ceramista decoratore presso la
manifattura pesarese di Pietro Ciccoli.
Nel 1934 è alla Bienale di Venezia dove ottiene il premio
"Acquisto del Re d'Italia".
Nello stesso anno è presente anche alla Quadriennale di Roma.
Intenzionato ad approfondire gli studi artistici si iscrive
all'Istituto d'Arte di Urbino e nel 1935 ottiene il diploma di
Maestro d'Arte.
Nel 1944 espone i suoi lavori in un'importante personale
allestita alla Galleria Gian Ferrari di Milano e subito dopo si
sposta a Roma dove apre uno studio d'arte.
Negli anni successivi, oltre che alla Galleria l'Obelisco di
Roma, presenta i suoi dipinti in una personale a New York e il
Metropolita Museum acquista uno dei suoi quadri.
Seguono numerose personali a Milano, Verona, Genova, Palermo e
Arezzo.
Nino Caffè muore a Pesaro nel 1975