Nato a Caltagirone, in provincia di Catania, nel 1891
Salvatore Alberghina Bellia, detto Don Totò, inizia a soli 11
anni a lavorare come apprendista presso la locale fabbrica "Vella", divenendo
allievo del titolare Enrico
Vella e presto un ottimo plasticatore.
Chiamato alle armi nel primo conflitto mondiale rientra in
fabbrica nel 1919 e grazie alle sue grandi doti artistiche e
morali ottiene, poco tempo dopo, la qualifica di direttore
artistico e amministrativo della ditta.
Realizza numerosi lavori monumentali, bassorilievi e statuaria,
spesso a tema religioso.
Nel 1948 inizia l'attività di docente dirigendo i corsi
professionali di ceramica organizzati a Caltagirone dalle
A.C.L.I. e successivamente si occupa di restauro ceramico,
materia che lo vedrà insegnante al "Istituto
Professionale d'Arte Ceramica" di Caltagirone fino
all'inizio degli anni Sessanta.
Muore a Milano, maestro riconosciuto, nel 1985.