La manifattura ceramica
"Stingo" viene fondata a Napoli, nel 1900, da Camillo Stingo
(la famiglia aveva già una manifattura ceramica nella seconda
metà del Settecento)
Specializzata nella produzione di vasi in maiolica di gusto
tradizionale riproducenti pitture classiche, piastrelle
decorative e mattonelle smaltate per pavimenti artistici esegue,
nei primi anni del Novecento, importanti restauri ai monumenti
ceramici di Napoli quali il chiostro di Santa Chiara e la Chiesa
delle Grazie a Caponapoli.
Con la manifattura collaborano, tra gli alti, Vincenzo e Gennaro Strino.
Nel 1926, alla morte del fondatore, succedono nella gestione
della manifattura i figli Enrico, che
ricopre il ruolo di direttore artistico, Giuseppe e Gennaro e la
produzione della manifattura assume un aspetto modernista, con
opere in stile pontiano.
La produzione, ancora sul mercato negli anni Quaranta, è marcata
con il simbolo grafico del Vesuvio e la scritta Stingo.
Negli anni successivi la ditta si specializza sempre più in
produzione di piastrelle e la proprietà passa in mano ai figli
di Gennaro, Enrico (secondo del nome) Camillo (secondo del nome)
Vincenzo (secondo del nome) e Giuseppe (secondo del nome)
La manifattura è ancora attiva sotto la direzione dei titolari
Imma, Gennaro e Simona Stingo.
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