COOPERATIVA MAIOLICHE DERUTA (Società Maioliche Deruta, Perugia, Deruta, Derutanova) |
QUOTAZIONI |
Fondata nel 1904 con
l'intenzione di fare rivivere la grande vocazione ceramica della
cittadina umbra, nota sin dal XVI° secolo per i suoi lustri
metallici, la "Cooperativa Maioliche Deruta" viene
rilevata nel 1920 da Biagio Biagiotti
che ne affida la direzione tecnica ed artistica ad Alpinolo Magnini.
Intento del Biagiotti è istituire un consorzio tra le più
importanti fabbriche italiane di ceramiche artistiche e, intorno
al 1920 la "Cooperativa Maioliche Deruta" assorbe la
fabbrica di maioliche derutese "Società
Anonima Combattenti Grazia"
e le altre poche piccole fabbriche operanti nella cittadina.
Intorno al 1922/23 il Biagiotti chiama a lavorare a Deruta il
ceramista faentino Davide Fabbri e
poco tempo dopo, nel 1925, fonda la "C.I.M.A." (Consorzio Italiano Maioliche Artistiche)
con laboratori a Deruta, Perugia, Gubbio e Gualdo Tadino e ne
affida la vicepresidenza a Giuseppe Baduel.
Abbandonato il progetto di realizzare un consorzio nazionale
Biagio Biagiotti si dedica alla cura della ceramica derutese e
nel 1927 le sue fabbriche vengono dotate di forni elettrici ed
iniziano una produzione su vasta scala spesso marcata
"Derutanova" o "Perugia".
Negli anni Trenta le maioliche di Deruta, la cui modernità si
basa più sulla forma che sul decoro, riscuotono un buon successo
di vendite in Italia ed iniziano ad esportare anche all'estero.
Rallentata la produzione, quasi fino all'azzeramento, negli anni
della guerra, dai forni della ditta escono maioliche
tradizionali, rustiche, copie dall'antico e moderne La piena
produzione riprende nella seconda metà degli anni Quaranta
presso la fabbrica di via del Forte 14 a Perugia.
E' degli anni del secondo dopoguerra l'inizio della
collaborazione con la ditta di Cesare Margaritelli.
Intorno al 1960 la ditta è
rilevata dal ceramista Sante Pelli
che sotto lo stesso marchio continua la produzione tradizionale.
Tra i collaboratori della coperativa della seconda metà del
secolo ricordiamo il pittore Gino Spini.
N.b.: la storia della
manifattura si intreccia con quella della manifattura "Maioliche
Deruta".