Manifattura ceramica attiva a Ponte Signa, in provincia di
Firenze, a partire dagli anni Cinquanta, con una produzione di
maioliche e terraglie in stile moderno costituita da servizi da
frutta e da fumo, vasi portafiori, bomboniere e basi per lampade.
Attiva a partire dal 1946, è fondata e diretta da Albino Magni
che, con l'aiuto della moglie Gina Tarchi, realizza numerosi
lavori, destinati al mercato statunitense.
Intorno alla fine degli anni Cinquanta la ditta sottoscrive un
contratto con la manifattura "Bitossi".
Successivamente le collaborazioni con la "Raymor" e la
"Rosenthal" gli permettono di aprire un laboratorio
più grande e attrezzato che da lavoro ad oltre 100 dipendenti.
Tra i collaboratori ricordiamo: Alvaro Cartei, Remo Buti, Enzo Borgini, Michelangelo
Santonocito e M.
Mannori.
All'inizio degli anni Novanta la concorrenza della
globalizzazione mette in crisi l'azienda che nel 1992 è
costretta a chiudere, ma la passione della ceramica porta il
titolare, solo due anni dopo, a 74 anni, ad aprire un nuovo
piccolo laboratorio artigianale denominato "Nuove
forme", che conduce fino alla fine degli anni Novanta.
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