Figlio del noto ceramista prof. Alfredo Santarelli, a partire
dal 1921 collabora con la manifattura di famiglia, la "Santarelli Ceramiche",
contribuendo all'ammodernamento e all'ampliamento della stessa.
Nel 1953 la manifattura
"Santarelli" viene rilevata dal ceramista Derutese Teobaldo
Pimpinelli e Vittorugo
Santarelli, in accordo col padre e con l'ausilio di Ezio
Rondelli, da vita alla società
denominata "Ceramiche di Gualdo e Deruta Prof. A.
Santarelli" che rimane attiva fino al 1955.