Mario SCHIFANO | QUOTAZIONI |
Nato a Homs, in Libia, nel 1934 si trasferisce a Roma con la
famiglia nell'immediato dopoguerra.
Abbandonati prestissimo gli studi collabora con il padre che è
restauratore al museo Etrusco di Valle Giulia e a tempo perso si
dedica alla pittura.
Venticinquenne allestisce la sua prima personale alla Galleria
Appia Antica di Roma entrando a far parte dell'ambiente artistico
della capitale e l'anno dopo partecipa ad una collettiva di
giovani artisti alla Galleria La Salita ottenendo i primi
riconoscimenti dalla critica.
Nel 1961 una collettiva con Cy
Twombly, Kounellis e Mimmo Rotella alla Galleria La Tartaruga di
Roma lo consacra agli onori della critica.
Nel 1962 compie un viaggio negli Stati Uniti dove incontra la Pop
Art rimanendone subito affascinato.
Nello stesso anno espone alla Sidney Janis Gallery di New York e
alla mostra The New Realist.
Nel 1964 è invitato alla Biennale di Venezia e comincia ad
interessarsi di cinema. esordendo tre anni dopo con il
lungometraggio "Anna Carini vista in Agosto dalle
farfalle".
Nel 1965 partecipa alle Biennali di San Marino e di San Paolo del
Brasile.
Negli anni Settanta partecipa a numerosissime ed importanti
mostre d'arte tra cui "Vitalità del negativo nell'arte
italiana 1960-70" e "Contemporanea" curate da
Achille Bonito Oliva, "Europa/America, l'astrazione
determinata 1960-76" alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna
di Bologna, alla X Quadriennale di Roma e a Contemporanea
allestita al parcheggio sotterraneo di Villa Borghese di Roma.
Nel 1974 l'Università di Parma gli dedica un'antologica.
Nel 1976 Presenta alcune opere alla Galleria Nazionale d'Arte
Moderna di Bologna nell'ambito della mostra "Europa/America,
l'astrazione determinata 1960-76".
Nel 1978 è di nuovo alla Biennale veneziana e l'anno successivo,
dopo la personale "Il capolavoro sconosciuto" tenuta
alla Galleria La Tartaruga di Roma, espone alcuni quadri al
Palazzo dei Diamanti di Ferrara.
Nel 1980 è alla mostra "Arte e critica" tenuta al
Palazzo delle Esposizione di Roma e l'anno successivo è chiamato
a rappresentare l'Italia alla mostra "identité
Italienne" al Centre George Pompidou di Parigi.
Di questi anni è la realizzazione dei decori di alcuni piatti in
ceramica nelle edizioni Rossicone
di Milano.
Nel 1982 è invitato alla Biennale di Venezia che gli ripete
l'invito anche nell'edizione del 1984.
Nel 1989 è alla Royal Accademy di Londra alla rassegna
"Arte italiana nel XX° secolo" e tiene una personale
al Palais des Beaux Arts di Bruxelles.
Nell'arco degli anni Ottanta collabora a più riprese con la
manifattura ceramica della famiglia Biagioli "Mastro
Giorgio" di Gubbio
Nel 1990 il Palazzo delle Esposizioni di Roma gli dedica la
rassegna "Divulgare" dove Schifano espone alcune opere
di grandi dimensioni.
Nel 1994 è al Guggenheim di New York e l'anno successivo al
Kunstmuseum Wolsburg.
Sempre nel 1995 partecipa alla Triennale di Milano.
Nel 1996 realizza una grande mostra ospitata prima alla
Fondazione Memorial de America Latina a San Paolo do Bruasil e
poi al Museo di Belle Arti di Buenos Aires.
Nel 1997 ottiene il Premio Donatello per aver realizzato le
vetrate policrome della cripta della Basilica di Santa Croce a
Firenze
Mario Schifano muore a Roma il 26 gennaio 1998.
VIDEO Mario Schifano |
www.settemuse.it/pittori_scultori_italiani/mario_schifano.htm