Eugenio Colmo, in arte
Golia, nasce a Torino il 29 ottobre del 1885.
Inizia la sua attività artistica come illustratore per le
riviste "Due di Coppe" e "Pasquino" della
quale è direttore dal 1904 al 1906.
Successivamente si dedica alla pittura, alla cartellonistica e,
dal 1922, alla ceramica decorando in proprio e soprasmalto alcune
terraglie che presenta con successo a Parigi alla I Esposizione
Internazionale di Arti Decorative e Industriali del 1925
ricevendo una medaglia d'oro e riscuotendo l'elogio anche di Giò Ponti.
Nel 1925 alcune ceramiche
da lui dipinte soprasmalto a piccolo fuoco, sono premiate alla
prima Esposizione di Arti Decorative di Parigi.
Tra il 1922 e il 1927, con
l'aggiunta di alcuni pezzi eseguiti nel 1935-36 su ordinazione,
decora, firma e data circa 1600 piatti, il cui biscotto è
prodotto da varie ditte, dai motivi tipicamente decò: figurette
femminili argutamente stilizzate, composizioni di fiori e foglie
animate da animali esotici, satiri e ninfette, con colori a terzo
fuoco e praticamente pezzi unici.
Negli anni Trenta collabora anche con la manifattura "Lenci" di Torino eseguendo il disegno di una
grande ceramica raffigurante la dea Calì, modellata e realizzata
da Abele Jacopi.
Nel secondo dopoguerra, dopo aver soggiornato più volte a
Parigi, si occupa prevalentemente di didattica.
Dopo una vita dedicata all'arte e al
giornalismo Eugenio Colmo muore a Torino nel 1967.
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