Terminati gli studi all'Istituto d'Arte di Rimini si dedica
per alcuni anni all'arte orafa ed entra in contatto con l'arte
fittile grazie agli insegnamenti di Giò Urbinati, nel cui studio
lavora alcuni anni e dove conosce il poeta Tonino Guerra, che lo
invita alla realizzazione di sculture, formelle, figurine e altri
manufatti incentrati sull'uso del colore, in cui la predominanza
di immagini evocative raggiunge esiti di grande suggestione.
Negli anni successivi collabora con l'architetto Luigi Serafini
alla realizzazione di allestimenti di mostre in Italia e
all'estero.
Su commissione realizza una linea di coordinati in ceramica per
pubblici esercizio (piatti, boccali, zuccheriere, portacandele,
spille, ferma libro, che portano il logo del locale dipinto a
mano o in bassorilievo, denominata "Ceramiche per locali ad
arte".
Inoltre la sua produzione è arricchita da manufatti frutto di
una ricerca artistica che pone l'accento sull'uso della materia e
sulle possibilità offerte dallo studio degli smalti e delle
ossidazioni.
Contestualmente continua la sua ricerca pittorica cercando una
strada tra astrattismo e simbolismo, fondandosi su un linguaggio
autonomo di forme e colori.
Non trascura tra l'altro l'interesse per la ceramica raku e per
la didattica per l'infanzia, tenendo lezioni presso la propria
bottega.
Vive e lavora a San Leo in Valmarecchia (PS)