Il pittore e architetto di
tarda area secessionista Enzo Bifoli, nasce a Firenze nel 1882
dove compie gli studi alla Scuola Professionale di Arti
Decorative che completa poi alla Scuola di Nudo dell'Accademia di
Belle Arti.
Subito dopo gli studi si avvicina alla ceramica frequentando la
bottega "Arte della Ceramica" di Galileo
Chini e nel 1904 si trasferisce
a Roma e su invito del pittore Riccardo Cavallari, diviene
collaboratore dell'architetto Gino Coppedè.
Nel 1908 esordisce come pittore alla mostra della Società
Promotrice di Belle Arti di Genova, esperienza che ripete più
volte negli anni successivi.
In questi anni riprende gli studi e nel 1912 consegue la licenza
di architetto.
Nel 1914 realizza alcune decorazioni per l'Esposizione
Internazionale di Marina e Igiene Marinara.
Numerose ed importanti, in questi anni, le opere di decorazione
pittorica degli edifici
Nel 1918 lascia Coppedè e apre uno studio artistico per proprio
conto dove inizia ad occuparsi anche di grafica.
Nel 1921 partecipa alla I^ Biennale d'Arte di Roma e alla I^
Esposizione di Belle Arti di Verona.
Nel 1923 è alla Triennale di Monza e alla Mostra del Sindacato
Regionale Fascista, presenza che rinnova anche nelle edizioni del
'35, '37 e '38.
Nel 1930 inizia l'attività didattica come docente di ornato al
Liceo Artistico Comunale di Barabino, incarico che conserva fino
ai primi anni Cinquanta
Nel 1931 presenta i suoi lavori all'Esposizione Internazionale
d'Arte Sacra di Padova
Nel 1933 vince il concorso per la realizzazione del cartellone
del I° Congresso Eucaristico di Genova
Gli anni della guerra coincidono con il suo abbandono del lavoro
e Enzo Bifoli, che lascia una profonda impronta più che nella
ceramica nella decorazione pittorica degli edifici, muore a
Genova nel 1965.