Pittore, decoratore e incisore nasce a
Torino nel 1882, negli anni giovanili si dedica prevalentemente
alla pittura e all'incisione.
Espone un olio, "La Minaccia" all'Accademia di Brera a
Milano nel 1902.
Tra il 1901 e il 1904è a Venezia dove frequenta la Scuola Libera
di Nudo dell'Accademia di Belle Arti.
Nel 1905 si reca a Monaco di Baviera e diviene allievo del
pittore Albert Welti.
Nel 1907 espone alcune acqueforti di gusto simbolista alla
Biennale di Venezia e le firma con lo pseudonimo di Sigurd Mateo
Laila,
Nel 1908 va in Svezia, dove si sposa con la pittrice Anna
Akerdhal e nel 1909 torna a Monaco, dove studia all'Accademia di
Belle Arti della città.
Nel 1914 torna in Svezia per conoscere i lavori di Edward Hald e
Simon Gate, creatori delle vetrerie artistiche di Orrefors.
Dal 1918, rientrato in Italia, disegna vetri soffiati per
Barovier e Toso di Murano e li decora con inconfondibili disegni
incisi.
Successivamente si trasferisce a Firenze e nel 1920 apre una
collaborazione per la realizzazione di alcune ceramiche con la
manifattura "Cantagalli".
L'anno successivo è tra gli organizzatori della Mostra
Internazionale dell'Atigianato e della Piccola Industria di
Stoccolma dove presenta anche delle ceramiche realizzate dalla
"Cantagalli" su suo disegno.
Alcune sue rare ceramiche acquistate nell'occasione sono oggi
conservate al Museo d'Arte Italiana di Lima, in Perù.
Nel 1922 fonda una vetreria artistica a Colle Val d'Elsa (FI) e
chiama a decorare i suoi vetri l'incisore boemo Franz Pelzel.
Nello stesso anno gli viene affidata la cattedra di Arte Grafica
al Regio Istituto d'Arte di Santa Croce di Firenze.
Dal 1924 al 1927 è direttore dell'Istituto di Arti Applicate di
Ortisei.
Nel 1925 viene premiato con medaglia d'oro, sia nella sezione
vetri che in quella mobili, all'Esposizione Internazionale di
Parigi.
Lo stesso anno apre, in società con Franz Pelzel, una vetreria
alla Giudecca, a Venezia, ma dopo pochi mesi, nel 1926, i due
vengono chiamati alla "SALIR" rispettivamente come
direttore artistico e tecnico.
Nella seconda metà degli anni Venti, su invito della
"Cantagalli", accetta una cattedra al "Regio Istituto d'Arte Santa Croce" di Firenze.
Nel 1930 è nominato direttore dell'Università di Arti
Decorative di Monza, incarico che lascia nel 1933.
Nel 1932 dopo aver presentato alcune sue ceramiche alla Prima
Mostra Internazionale di Arti decorative di Monza e alla Mostra
di Pesaro, Guido Balsamo Stella interrompe il suo rapporto con la
ceramica.
Nel 1936 espone alcune sue ceramiche alla VI Triennale di Milano.
Dalla metà degli anni Trenta assume l'incarico di direttore
dell'Istituto Statale d'Arte di Venezia.
Guido M. Balsamo Stella muore ad Asolo nel 1941.
Le Ceramiche prodotte da Guido Balsamo Stella per la
"Cantagalli" presentano un marchio costituito dal
caratteristi galletto, simbolo della manifattura, le iniziali G e
B e il simbolo grafico della stella cometa, ogni pezzo è
generalmente anche datato e numerato