Francesco, detto don Ciccio, Avallone, figlio del vasaio Andrea, è titolare, all'inizio del Novecento della manifattura di maioliche artistiche di Vietri "Avallone Ceramiche".
Nel 1923 Francesco Avallone conosce, durante il suo primo soggiorno sulla costiera Amalfitana, Richard Dolker, grande innovatore della ceramica vietrese e sapendolo pittore, lo invita nel suo laboratorio a realizzare delle decorazioni su alcuni piatti, avviandolo così alla passione per la ceramica.