Edina ALTARA | QUOTAZIONI |
Moglie del pittore Vittorio Acconero De Testa, detto Victor
Max Ninon, Edina Altara nasce a Sassari nel 1898.
Autodidatta appena sedicenne esordisce, incoraggiata da Giuseppe
Biasi, alla mostra Regionale Sarda del 1914, esibendo alcuni
collages decorativi.
Nel 1917 presenta alcuni giocattoli, realizzati in cartone, alla
galleria Cova di Milano.
Nel 1919 espone alla I Mostra di Arte Decorativa Lombarda,
organizzata a Milano dall'Umanitaria, l'anno successivo inizia a
collaborare come illustratrice con il "Giornalino della
Domenica" e dal 1922 presta la sua opera anche per la
testata "Cuor d'Oro".
Come illustratrice realizza, per la casa editrice Paravia, una
trentina di libri per ragazzi lavorando spesso in collaborazione
con il marito.
Negli anni Trenta affianca alla sua attività di pittrice,
illustratrice e mosaicista la pittura su ceramica collaborando
come decoratrice con le manifatture "Lenci", "Margelli" e "Farina".
Nel 1934, apre a Milano, nella propria casa, un atélier di moda.
La sua produzione ceramica, che negli anni della seconda guerra
è costituita essenzialmente da maioliche dipinte a freddo, cessa
intorno alla fine degli anni Quaranta.
Dal 1941 al 1943 collabora con la rivista di moda
"Grazia", realizzando alcuni figurini.
Dal 1942 inizia a collaborare con la rivista femminile
"Bellezza" diretta da Gio Ponti del quale, a partire dal 1946,
diventa collaboratrice, ornando fra l'altro, numerosi arredi
firmati dal noto designer italiano.
Fra gli anni Quaranta e i Sessanta realizza progetti
darredo e di design che vengono pubblicati su importatnti
riviste d'arredamento quali "Stile" e
"Domus".
Durante la collaborazione con Ponti, Edina Altara ha modo di
lavorare alla decorazione degli arredi importanti transatlantici
italiani.
Edina Altara muore a Lanusei nel 1983.
www.sardiniacultura.it/documenti/7_39_20060406181016.pdf