Nato a Venezia nel 1878 da un'antica famiglia di vetrai
muranesi sin da giovanissimo si dedica alla pittura e lasciati
gli studi tecnici si iscrive all'Accademia di Belle Arti.
Appena diplomato accetta un impiego comunale e successivamente
diviene operaio in una vetreria dove in breve tempo si imposessa
delle tecniche e riesce ad elaborare uno proprio stile.
Nel 1909 esordisce come pittore a Ca' Pesaro dove sarą presente
anche nel 1910 e '12, anno in cui inizia a collaborare con
Teodoro Wolf Ferrari nella realizzazione di vetri ispirati alle
nuove tendenze dell'arte europea che successivamente presentano,
nel 1913, alla mostra annuale di Ca' Pesaro e alla Mostra di
Monaco.
L'anno seguente i loro vetri sono presenti alla Biennale d'Arte
di Venezia e nei tre anni seguentoi entrambi espongono i loro
dipinti alla Secessione Romana.
Nel 1916 Zecchin apre un laboratorio di ricami ed arazzi a
Murano, forma un certo numero di lavoranti e nel 1919 espone la
produzione alla Mostra di Ca' Pesaro.
Sempre maggiormente attratto dalle arti applicate l'anno
successivo espone alla Galleria Geri-Borelavi alcuni mosaici e
nel 1921 si avvicina alla ceramica cuocendo alcuni lavori presso
la "Bottega del Vasaio"
di Giacomo Dolcetti.
Nello stesso anno assume la direzione artistica della vetreria
Cappellin-Venini
A partire dal 1922, fino al 1938, partecipa a tutte le edizione
della Biennale di Venezia esponendo nel '23, nel '25 e nel '27
anche lavori in ceramica.
Dal 1935 si occupa di insegnamento delle arti applicate in alcune
scuole veneziane.
Vittorio Zecchin muore nella sua cittą natale nel 1947.
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