Scultore, pittore e occasionalmente ceramista il napoletano
Luigi Pepe Diaz, detto anche Pepediaz, nasce nel 1909.
Dopo gli studi classici e un primo esordio artistico a Conegliano
Veneto, alla Mostra Internazionale d'Arte, nel 1928, aderisce al
gruppo futurista napoletano con cui, nel 1930, partecipa alla
Biennale di Venezia, alla Mostra del Gruppo dei Circmvisionisti
al Palazzo delle Esposizioni di Roma e alla Galleria Pesaro di
Milano.
Nel 1929 partecipa con tre piastrelle ceramiche di sapore
futurista, Officina, I due alberi e Luci ed Ombre, alla
Mostra del Centenario della Societā Amatori e Cultori di Belle
Arti di Roma.
Nel 1931 č presente alla Quadriennale d'Arte di Roma e nel 1932,
convinto antifascista, lascia l'Italia per trasferirsi a Parigi
dove esordisce nel nello stesso anno in una personale alla
Galerie de Paris.
Nello stesso anno presenta i suoi lavori anche alla Bloommsburg
Gallery di Londra
Nel 1935 tiene una personale alla Gallerie du Niveau.
Nel 1938 partecipa alla Mostra dei Pittori Italiani di Parigi
allestita alla Galleria Bragaglia di Roma.
Nel dopoguerra torna in Italia e si stabilisce a Milano dove
riprende l'attivitā artistica e nel 1967 č invitato ad esporre
i suoi lavori a Firenze, alla mostra dei Futuristi Italiani,
allestita a Palazzo Strozzi e tiene una personale alla Galleria
Il Naviglio 2 di Milano.
L'anno dopo tiene una nuova personale a Roma alla Galleria Il
Bilico e nel 1969 tiene la sua ultima mostra a Losanna, alla
Galerie Jeanne Wiebenga.
Muore nel 1970 in un incidente d'auto e nel 1974 Napoli gli
dedica una personale postuma al Centro Studi Nuovo Mezzogiorno.
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