Pittore e scultore autodidatta Quinto Marini nasce a Seano, in provincia di Firenze, nel 1908 e appena diciottenne, grazie all'amicizia con Ardengo Soffici che ne valuta positivamente i lavori giovanili, prende a frequentare l'ambiente artistico fiorentino.
Terminata il servizio di leva svolto a Torino, nel 1929 torna a Firenze e riprende a collaborare con Soffici avvicinandosi contemporaneamente alla scultura per la quale sente una particolare attrazione.
Il suo esordio avviene alla Biennale di Venezia del 1934 e l'anno successivo presenta i suoi lavori alla Quadriennale di Roma.
Nel 1938 apre la stagione delle mostre personali di scultura a Firenze e Roma.
Antifascista alla fine degli anni Trenta viene arrestato e in carcere scrive il romanzo I giorni sono lunghi, pubblicato poi nel 1957.
Nel dopoguerra aderisce alla corrente Nuovo Umanesimo e riprende l'attività espositiva, ottenendo nuovamente ampi riconoscimenti.
Nel 1960 gli viene affidata la cattedra di Scultura all'Accademia di Belle Arti di Firenze.
Muore a Firenze nel 1990.

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