L'architetto, scrittore
d'arte e ceramista Mario Labò nasce a Genova nel 1884.
Dopo la laurea al Politecnico di Torino nei primi anni del
Novecento collabora con Leonardo Bistolfi alla realizzazione
della tomba di Arturo Toscanini e labora come pubblicista per
alcune riviste d'arte.
Attivo soprattutto a Genova partecipa al movimento razionalista
legando il suo nome al rinnovamento della cultura architettonica
del Novecento.
Nel 1922 è nominato assessore alle Belle Arti del Comune di
Genova e nel 1923 è presidente del Comitato Ligure alla I
Biennale di Arti Decorative di Monza.
E', intorno all'inizio degli anni Venti, socio fondatore e
amministratore delegato della "D.I.A.N.A." (Decorazioni
Industrie Artistiche Nuovi Arredamenti) con sede a Genova in via
Roma.
Successivamente fonda, insieme a Luigi Giusto e Giovanni Zeda, la
fabbrica "Studio di Arte Ceramica" a Genova-Nervi in via Grimaldi 8.
Nel 1928 è tra i soci fondatori dell'"I.L.C.A." (Industria Ligure Ceramiche Artistiche)
con stabilimenti nei locali dell'ex "Studio di Arte
Ceramica".
Come ceramista Mario Labò espone alcuni suoi lavori alla
Triennale di Arti Decorative di Monza del 1930.
Mario Labò è costretto a dichiarare il fallimento della
"D.I.A.N.A." nel 1931 al quale segue quello della
"I.L.C.A." nel 1935.
Dal 1945 al 1954 è nominato Direttore dell'Accademia Ligustica
di Genova.
Muore a Genova nel 1961.
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