Il ceramista Salvatore
Gerbino, originario di Santo Stefano in Camastra e discendente di
un'antica e vasta famiglia di vasai, dirige insieme ad alcuni
fratelli, nei primi anni del Novecento, uno dei piccoli
laboratori artigianale "Gerbino" per la produzione di stoviglie e
piastrelle ceramiche della cittadina del messinese.
Costretto a chiudere a causa della concorrenza dei manufatti
importati dal nord Italia, Salvatore Gerbino si trasferisce,
intorno alla fine degli anni Venti, a Palermo dove apre una
piccola fabbrica di terrecotte in via Francesco Crispi 11, con la
quale partecipa alla VII Mostra dell'Artigianato di Firenze del
1937.
Nel dopoguerra è attivo nuovamente, con un proprio laboratorio
specializzato nella produzione di terrecotte in stile rustico e
tradizionale, a Santo Stefano di Camastra.