Alighiero BOETTI | QUOTAZIONI |
Nato il 16 dicembre 1940 a Torino Alighiero
Boetto, figlio dell'avvocato Corrado Boetti e della violinista
Adelina Marchisio, intraprende gli studi di Economia e Commercio
all'Università di Torino e studia arte da autodidatta.
A vent'anni realizza una serie di dipinti e disegni astratti e
negli anni successivi mette a punto una tecnica ispirata
all'industrial design, realizzando a china i disegni di alcuni
oggetti tecnologici.
Nel 1964 sposa Annemarie Sauzeau dalla quale avrà due figli,
Matteo ed Agata.
Intorno alla metà degli anni Sessanta presenta alcune
composizioni sperimentali che utilzzano plexiglass ed elementi
luminosi.
Nel 1967 aderisce ad "Arte povera" ed esordisce con una
personale alla galleria Stein di Torino dove
presenta opere realizzate assemblando materiali eterogenei come
ferro, legno, tessuti e vernici a smalto.
Nello stesso anno presenta i suoi lavori anche alla galleria La
Bertresca di Genova.
Grande sperimentatore di materiali e linguaggi partecipa a
numerose esposizioni di "Arte povera" fino al 1972,
anno in cui conclude questa esperienza.
Nel 1971 Boetti visita per la prima volta l'Afganistan e fa
realizzare dalle donne afgane numerosi manufatti, tra cui alcuni
arazzi, ispirati alla tradizione locale ma mediati dalla sua
interpretazione.
Nel 1972 è nuovamente in Afganistan e apre un albergo, il One
Hotel, a Kabul.
Prosegue con una serie di numerose visite a recarsi in Afganistan
fino al 1979.
Nel 1972 fissa la sua residenza a Roma, aderisce all'arte
"Concettuale" e sdoppia il suo nome firmandosi
"Alighiero e Boetti" a dimostrazione dello sdoppiamento
di personalità dell'artista.
Dal 1973 si firma "Alighiero E Boetti"
Nel 1974 allestisce una personale al Kunstmuseum di Lucerna
affacciandosi così al mercato internazionale.
Nel 1978 è alla Kunsthalle di Basilea e negli anni Ottanta
presenta le sue opere in gallerie e musei in Europa e negli Stati
Uniti.
Nel 1980 e nel 1985 espone in Giappone.
Nei primi anni Ottanta si separa dalla moglie e va a avivere con
Caterina Raganelli che sposa nel 1990 e che nel 1992 gli darà il
terzo figlio Giordano.
Intorno alla metà degli anni Ottanta si avvicina alla ceramica e
durante un soggiorno a Deruta progetta alcuni decori per la
manifattura ceramica "la Gioconda"
Nel 1985 apre uno studio a Roma nelle adiacenze del Pantheon e
qui inizia a produrre opere parlanti, con lettere scritte con la
mano sinistra oppure ricamate.
Nella seconda metà degli anni Ottanta apre una collaborazione
con la "Alessi"
e disegna alcuni decori per ceramiche d'uso disegnate da Ettore Sottssas
Nel 1990 è, con una sala personale, alla Biennale d'Arte di
Venezia e ottiene il Premio Speciale della Giuria
Nel 1993 presenta una persolnale a Le Magasin di Grenoble, con
opere realizzate collettivamente con giovani artisti.
Nello stesso anno presenta alla Rassegna Internazionale Sonsbeeck
la scultura in bronzo "Autoritratto".
Nel 1994 muore nella sua casa di via della Pace a Roma.
www.archivioalighieroboetti.it
www.facebook.com/pages/Alighiero-Boetti/105531502813708?fref=ts
www.signoriarte.com/artisti/b/boetti-alighiero